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Cambiare per viver in salute

Il sovrappeso e l'obesità

Il sovrappeso e l’obesità sono un problema rilevante per il nostro Paese. In Italia, 1 persona su 10 riceva una diagnosi di obesità. Sono 18 milioni gli adulti in sovrappeso (35,5%) e 5 milioni quelli con obesità.
L’eccesso ponderale è una condizione caratterizzata da un eccessivo accumulo di grasso corporeo, in genere a causa di un’alimentazione scorretta e di una vita sedentaria.
Alimentazione e attività fisica sono comportamenti fortemente influenzati dalle condizioni sociali, economiche e culturali.
A livello psicologico, l’obesità può stravolgere completamente la vita di una persona: chi è obeso spesso viene isolato e sottoposto a una vera e propria stigmatizzazione sociale, che rende difficile qualunque tipo di socialità. In particolare, i bambini in sovrappeso tendono a sviluppare un rapporto difficile con il proprio corpo e con i propri coetanei, con conseguente isolamento, che spesso si traduce in ulteriori abitudini sedentarie.
Parliamo di una malattia multifattoriale, che comporta una ridotta qualità e aspettativa di vita. È grave fattore di rischio per cancro, diabete, malattie cardiovascolari e, come recentemente dimostrato, è un ulteriore fattore di gravità dei sintomi e sulla mortalità da Covid-19. Inoltre, l’obesità determina anche una limitazione dei diritti umani e sociali e la persistenza di uno stigma sociale. Per tali motivi, questa complessa patologia necessita di un approccio terapeutico interdisciplinare mirato alla globalità e non al trattamento della singola complicanza dell’obesità.
L’obesità deriva, in associazione ad una predisposizione genetica, da una disregolazione dei segnali di fame/sazietà che non sono associati all’esperienza cosciente, e che a sua volta può derivare da una vasta gamma di cause biologiche e ambientali.
Il controllo del peso corporeo non è affidato alla sola volontà e non è una responsabilità che viene meno.
Non possiamo ridurre al semplice “se vuoi…puoi” il trattamento dell’obesità ma è necessario un intervento personalizzato ed adeguato alla gravità, all’individuazione e al trattamento delle comorbidità che spesso si associano questa malattia.

L’indice di massa corporea

L’obesità è definita come un eccessivo accumulo di grasso corporeo in relazione alla massa magra, in termini sia di quantità assoluta, sia di distribuzione in punti precisi del corpo. La misurazione della distribuzione del grasso corporeo può essere effettuata con diversi metodi, dalla misura delle pieghe della pelle, al rapporto tra la circonferenza della vita e dei fianchi, o con tecniche più sofisticate come gli ultrasuoni, la Tac o la risonanza magnetica.
La classificazione della popolazione in base al peso viene fatta utilizzando l’indice di massa corporea (Bmi = body mass index, secondo la definizione americana), considerato il più rappresentativo della presenza di grasso corporeo in eccesso. Il Bmi si calcola dividendo il peso in Kg con l’altezza al quadrato espressa in metri.
Bmi: peso in kg / (altezza in metri * altezza in metri)

Le classi di peso per gli adulti indicate dal Bmi sono:

Inferiore a 18,5 = sottopeso
18,5 – 24,9 = normopeso
25 – 29,9 = sovrappeso
Maggiore di 30 = obesità

Prevenzione

Nel caso dell’obesità, quando non dipende da una specifica patologia, il trattamento principale è la prevenzione: adottando stili di vita sani, grazie cioè a un’alimentazione corretta e a un’attività fisica adeguata, si può controllare il proprio peso ed evitare che superi i livelli a rischio.

No alle diete fai da te

È importante sapere però che l’indice di massa corporea non permette di distinguere variazioni del peso dovute all’entità della massa muscolare, della massa ossea, al contenuto di acqua o all’accumulo di grasso.
Quindi, la semplicità di calcolo dell’IMC non deve trarre in inganno, portando a diete “fai dai te”.

Per questo puoi rivolgerti alla Paideia contattando il numero 06.83.600.600

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