L’endometriosi è una patologia benigna caratterizzata dalla proliferazione di tessuto endometriale (fisiologicamente localizzato all’interno dell’utero) in sedi anomale, pelviche o più raramente extra-pelviche.
L’endometriosi è una patologia che spesso risulta difficile da diagnosticare. Si tende a confonderla con i sintomi di altre patologie come la cistite o le infiammazioni del colon. La diagnosi si basa principalmente sulla valutazione e sull’analisi dei sintomi che la paziente accusa. L’endometriosi può essere diagnosticata e approfondita con esami di imaging (ecografia di secondo livello o risonanza magnetica) da un ginecologo specializzato nel trattamento di tale patologia.
Come opera il Centro di Endometriosi di Paideia
Presso il Centro Internazionale Endometriosi di Paideia International Hospital, un’équipe di medici altamente specializzati nella cura e nella diagnosi dell’endometriosi ti seguirà in tutte le fasi della malattia, dal colloquio anamnestico al post-operatorio.
Esistono sostanzialmente quattro tipologie di localizzazioni endometriosiche: nella muscolatura uterina (adenomiosi), nell’ovaio (endometrioma), superficiali (focolai, associati spesso ad aderenze) e infiltranti (possono interessare tutte le strutture pelviche – area retro e parauterina, sigma-retto, vescica e vie urinarie, vagina e setto retto-vaginale- e talora anche segmenti intestinali a distanza e la parete addominale).
Tali localizzazioni tissutali, denominate lesioni endometriosiche, tipicamente determinano un processo infiammatorio con conseguente sintomatologia:
- Dismenorrea (dolore durante il flusso mestruale)
- Dispaurenia (dolore profondo durante i rapporti sessuali)
- Dischezia (dolore durante la defecazione)
- Disuria (dolore durante la minzione)
- Alterazioni dell'alvo (Stipsi alternata a Diarrea)
- Ematochezia (sangue nelle feci)
- Ematuria (sangue nelle urine)
- Mucorragia (muco nelle feci)
- Irregolarità mestruali
- Infertilità
Anamnesi
Il primo approccio diagnostico nelle donne con sospetto di endometriosi pelvica è rappresentato da un’anamnesi accurata, volta ad evidenziare gli elementi clinici utili per indirizzare la successiva fase diagnostica laboratoristico / strumentale e la terapia. Si tratta di un momento fondamentale dove non solo viene valutata la presenza, la qualità e l’intensità della sintomatologia delle pazienti, ma anche l’impatto che questo tipo di patologia può avere sul benessere psico-fisico della donna.
Endometriosi: la terapia medica
Il cardine del trattamento dell’endometriosi è la terapia medica per il controllo dei sintomi e della progressione della patologia stessa, nonché per la prevenzione delle recidive dopo chirurgia. Questa può essere:
- Terapia orale progestinica in regime continuativo
- Terapia orale estroprogestinica in regime continuativo o ciclico (pausa mensile)
- Dispositivo intrauterino medicato (LNG-IUS, spirale con rilascio graduale di progesterone)
- Analoghi del GnRH (induzione di menopausa farmacologica temporanea)
In caso di non risposta alla terapia farmacologica, di controindicazioni all’assunzione della stessa o di scarsa tolleranza, per eccessivi effetti collaterali, o ancora in casi selezionati di pazienti con desiderio di concepimento (che pertanto non possono assumere terapia con effetti contraccettivi) si pone indicazione all’approccio chirurgico.
Terapia chirurgica
La terapia chirurgica dell’endometriosi consiste nell’asportazione completa delle lesioni endometriosiche macroscopicamente visibili durante un singolo intervento, eseguito per via laparoscopica (tecnica mini-invasiva). L’obiettivo del trattamento chirurgico è quello di eradicare le lesioni endometriosiche per ridurre la sintomatologia dolorosa e ripristinare l’anatomia degli organi compromessi. In alcuni casi questo può aumentare le probabilità di concepimento in pazienti infertili.
La chirurgia per endometriosi risulta indispensabile in tre casi:
- Stenosi intestinale con rischio di fenomeni subocclusivi o occlusivi
- Stenosi ureterale con rischio di compromissione della funzionalità renale
- Formazione annessiale con caratteristiche sospette per non benignità
La chirurgia per l’endometriosi è in grado di alleviare il dolore. Esistono due opzioni di intervento:
- Intervento chirurgico conservativo: rimuove o distrugge i depositi dell’endometriosi e viene di solito eseguito in laparoscopia. L’endometriosi può essere rimossa dal chirurgo oppure può essere distrutta utilizzando il calore o un laser. L’intervento offre sollievo dai sintomi, sebbene questi si possano ripresentare
- Intervento chirurgico complesso: dipende dalla gravità dell’endometriosi della paziente. L’intervento può interessare diversi organi del corpo affetti da endometriosi, come l’intestino o la vescica