L’attività di chirurgia urologica di Paideia International Hospital spazia dalla tradizionale chirurgia a cielo aperto alle più innovative tecniche mini-invasive: robotica, endoscopica, laparoscopica.
Chirurgia Robotica
La chirurgia robotica rappresenta la nuova frontiera della chirurgia mini-invasiva. Non è di un intervento chirurgico eseguito da un robot, ma di un intervento laparoscopico mininvasivo eseguito e diretto da chirurghi esperti. Il Robot da Vinci Xi, infatti, conferisce al gesto chirurgico una precisione non confrontabile con altre tecniche.
I vantaggi della chirurgia robotica in abito urologico sono:
- Incisioni più piccole
- Meno perdite di sangue
- Degenza ospedaliera più breve e ritorno al lavoro più rapido
- Cosmesi migliorata
- Bassa incidenza di alcune complicanze chirurgiche
I principali risultati della prostatectomia radicale con il Da Vinci Xi sono:
- Tassi di sopravvivenza libera da recidiva biochimica (BCR) dopo l'intervento chirurgico
- Continenza urinaria
- Potenza
Iperplasia prostatica benigna
L’ipertrofia prostatica benigna (IPB) rappresenta una delle malattie urologiche di maggiore incidenza e prevalenza nella popolazione maschile, la cui incidenza aumenta con l’aumentare dell’età. Si stima che circa il 70% degli uomini tra i 60 e i 69 anni soffra di tale condizione, fino a raggiungere l’80% degli uomini con più̀ di 70 anni.
Inquadramento diagnostico-terapeutico:
- Uroflussometria con valutazione del RPM
- Ecografia apparato urinario
- Esame urodinamico completo
- Valutazione mediante video UDM (opzionale)
- Counselling specialista-paziente per condivisione programma terapeutico
- Scelta terapeutica «sartorializzata» (tailoring terapeutico) in relazione alle dimensioni prostatiche, età del pz, desiderata del pz, ejaculation sparing techniques
Gestione terapeutica:
L’équipe offre tutte le possibilità terapeutiche disponibili oggi, con particolare attenzione alle tecniche mini-invasive e con preservazione dell’eiaculazione anterograda:
- Aquablation
- Rezum
- Elesta
- HOLEP, ThuLEP
- BiTURP, BiTUIP (energia bipolare)
- Adenomectomia prostatica robot assistita (RASP)
Aquabeam
Il sistema AquaBeam è un device robotico progettato per l’ablazione e l’asportazione di tessuto prostatico in soggetti con sintomi a carico delle basse vie urinarie provocati da iperplasia prostatica benigna (IPB). Il funzionamento di questo sistema si basa sulla combinazione di 3 principi d’azione:
- Acquisizione di immagini in tempo reale: guida ecografica intra-procedurale
- Procedura robotica: rimozione tissutale pianificata e accurata eseguita in maniera robotica
- Getto ad acqua: idro-ablazione del tessuto target senza impiego di energia termica
L’Aquabeam consente un’elevata percentuale di conservazione della funzione eiaculatoria. Considerando dimensioni prostatiche comprese tra 30g e 80g (85% dei casi), in letteratura si osserva un tasso di disfunzione sessuale pari a 0% a tre anni. In prostate di dimensioni comprese tra 80g e 150g, si osserva il 2% di disfunzione eiaculatoria e 1% di disfunzione erettile a due anni.
Rezum
Il Rezum rappresenta un’ulteriore nuova frontiera che sfrutta il vapore acqueo per il trattamento mini-invasivo dell’IPB, il Rezum viene eseguito in regime di day hospital. La procedura dura pochissimi minuti (circa 8 min.) e può essere eseguita con anestesia locoregionale/sedazione, senza necessità di anestesia generale. Nell’arco di qualche settimana l’effetto termico produce una importante riduzione del volume prostatico, con un effetto disostruttivo permanente. L’intervento consente nel 87% dei casi una preservazione dell’eiaculazione anterograda. I vantaggi della terapia con Rezum includono:
- Mini-invasività
- Semplicità e la rapidità di esecuzione
- Esecuzione in regime di day hospital con una minima sedazione o in anestesia locale
- Rapida ripresa delle normali attività quotidiane
- Efficace riduzione dei sintomi e preservazione della funzione sessuale
Ablazione laser percutanea transperineale
L’ablazione laser percutanea transperineale (TPLA) può̀ essere considerata una valida alternativa all’intervento chirurgico tradizionale con il vantaggio della minore invasività, assenza di sanguinamento intra e post operatorio, assenza di infezioni post-chirurgiche e preservazione dell’eiaculazione anterograda.
Tale procedura viene eseguita ambulatorialmente, in anestesia locale e in regime di day hospital, permettendo di annullare i tempi di degenza e reintrodurre in brevissimi tempi il paziente alla vita sociale e lavorativa.
L’approccio percutaneo transperineale di tale procedura permette di eliminare tutte quelle complicanze che la TURP comporta, rendendo pertanto candidabili anche soggetti con comorbidità ed elevato rischio anestesiologico.
L’ablazione laser transperineale della prostata ha riportato un tasso di mantenimento dell’eiaculazione superiore al 90%. Tale dato rende la TPLA ancora più̀ appetibile per i pazienti giovani e sessualmente attivi.
Enucleazione prostatica
La enucleazione prostatica mediante laser ad olmio / Tullio (HOLEP/ThuLEP) consentono la completa enucleazione attraverso l’impiego di energia laser per via transuretrale di qualsiasi dimensione di adenoma prostatico (≧ 120 ml), consentendo una riduzione del sanguinamento intraoperatorio, degenza post-operatoria, rimozione del catetere vescicale e reintroduzione alla vita lavorativa, sociale, una precoce ripresa dell’attività sessuale.
Adenomectomia prostatica
La adenomectomia prostatica con Robot Da Vinci consente, infine, di affrontare voluminosi adenomi prostatici (≧ 180 ml) con una preservazione del risultato estetico e cosmetico (assenza di cicatrici chirurgiche), minor tempo di ospedalizzazione e cateterismo vescicale, più precoce reintroduzione alla vita lavorativa, sociale e ripresa dell’attività sessuale.
Tale procedura viene eseguita ambulatorialmente, in anestesia locale e in regime di day hospital, permettendo di annullare i tempi di degenza e reintrodurre in brevissimi tempi il paziente alla vita sociale e lavorativa.
L’approccio percutaneo transperineale di tale procedura permette di eliminare tutte quelle complicanze che la TURP comporta, rendendo pertanto candidabili anche soggetti con comorbidità ed elevato rischio anestesiologico.
L’ablazione laser transperineale della prostata ha riportato un tasso di mantenimento dell’eiaculazione superiore al 90%. Tale dato rende la TPLA ancora più̀ appetibile per i pazienti giovani e sessualmente attivi.
Calcolosi renale
La calcolosi urinaria è una patologia determinata dalla precipitazione nelle cavità escretrici di costituenti poco solubili dell’urina con formazione di aggregati cristallini di dimensioni e composizione chimica variabili.
Il trattamento endoscopico della calcolosi renale viene eseguito con l’ausilio di uno strumento flessibile chiamato ureteronefroscopio. L’estremità di questo strumento, il cui diametro non supera i 4 mm, è flessibile nelle diverse direzioni dello spazio potendo così esplorare nel dettaglio ogni calice renale.
Questa tecnica chirurgica rappresenta il gold standard nel trattamento di calcoli renali fino a 2 cm. Si tratta di una procedura puramente endoscopica, in cui non è necessario eseguire alcun accesso chirurgico tradizionale o laparoscopico. La degenza media è circa 12-24 ore e l’intervento viene generalmente eseguito in anestesia generale. Nei casi di calcolosi complesse e di grandi dimensioni viene posizionato un tutore ureterale (stent JJ) che viene rimosso ambulatorialmente dopo 7-14 gg.
ULT (Ureterolitotrissia laser)
L’ureterorenoscopia semirigida è una procedura endourologica che viene utilizzata esclusivamente nel trattamento della calcolosi ureterale. Lo strumento consente la risalita lungo il decorso dell’uretere fino all’incluso litiasico e, grazie all’utilizzo di una fibra laser di 300 micron di diametro, di polverizzarlo. La procedura viene eseguita in anestesia generale e la degenza media è di 12-24 ore. Nei casi di calcolosi complesse e di grandi dimensioni viene posizionato un tutore ureterale (stent doppio J) che viene rimosso ambulatorialmente dopo 7-14 gg.
PCNL (nefrolitotrissia percutanea)
Le indicazioni della nefrolitotrissia percutanea (PCNL) sono rappresentate dalla calcolosi renale a stampo, dalla calcolosi renale di dimensioni >2 cm (soprattutto se localizzata a livello del gruppo caliceale inferiore) e nel trattamento di calcoli renali di cistina. La litotrissia percutanea si esegue in anestesia generale.
La Mini-Perc rappresenta una evoluzione della tecnica di litotrissia percutanea, che prevede l’accesso di strumenti, in questo caso miniaturizzati (14-20 Fr) direttamente nel rene.
L’intervento prevede l’esecuzione di un accesso nefrostomico, la dilatazione del tragitto e l’introduzione del nefroscopio nella via escretrice: viene visualizzato il calcolo, si procede alla sua frantumazione e vengono rimossi i residui. Al termine della procedura viene posizionata nella via escretrice una nefrostomia per il drenaggio delle urine ed eventualmente un tutore ureterale (stent JJ) da rimuovere dopo 14-21 giorni. In alcuni casi si può posizionare una sonda nefrostomica in preparazione dell’accesso chirurgico in anestesia locale prima di eseguire l’intervento di nefrolitotrissia.
Pielolitotomia robot-assistita
La chirurgia robotica può risultare una valida opzione terapeutica nei casi di voluminosa calcolosi a stampo in relazione alla possibilità di risolvere la problematica tramite un singolo trattamento.
La degenza postoperatoria è solitamente di 48-72 ore. Al termine della procedura viene posizionato stent ureterale doppio J che verrà rimosso ambulatorialmente dopo 14-21 giorni.
