Sembra solo un curioso inconveniente, ma dietro le apparenze il dito a scatto nasconde una seria infiammazione. Vi è mai successo che la vostra mano, e in particolare le dita, si muovessero a scatto senza un apparente motivo? Il dito a scatto, detto anche tenosinovite stenosante, è un disturbo delle dita della mano e si manifesta con una limitazione dei movimenti, dove il dito rimane bloccato in posizione piegata e poi si estende improvvisamente con uno scatto, un po’ come un grilletto.
La tenosinovite stenosante si presenta quando nella guaina tendinea si sviluppa una zona di rigonfiamento e se il disturbo è particolarmente grave, il dito può rimanere definitivamente piegato. Chi, per lavoro o per hobby, deve eseguire movimenti di presa ripetuti è maggiormente soggetto al dito a scatto. Ad ogni scatto, il tendine si irrita e si infiamma sempre di più e se l’infiammazione è prolungata, si possono formare cicatrici, ispessimenti (fibrosi) e gonfiori (noduli). Quando il tendine scatta produce ulteriore infiammazione e gonfiore e di conseguenza si crea così un circolo vizioso che sostiene l’infiammazione, il gonfiore e lo scatto del dito.
Cause della tenosinovite stenosante
Le cause di questo processo infiammatorio non sono sempre chiare. Può essere dovuto a microtraumi ai tendini flessori o a un sovraccarico funzionale, ma giocano anche un ruolo importante patologie come artrite reumatoide, diabete e gotta.
Trattamento
L’obiettivo del trattamento è eliminare lo scatto o il blocco del dito e ripristinarne il normale movimento. Il gonfiore intorno al tendine flessore e alla sua guaina devono essere ridotti per consentire un migliore scorrimento nella puleggia. La somministrazione di antinfiammatori e l’applicazione di tutori confezionati su misura ed esercizi di scorrimento tendineo possono essere indicati per diminuire l’infiammazione del tendine.
Cosa non fare
I terapisti della mano sono gli specialisti indicati per lavorare e migliorare questa patologia. Questa figura professionale può confezionare tutori su misura, infatti è importante non acquistare tutori in commercio perché non sono idonei alla patologia.
Non applicare ghiaccio, perché la terapia del freddo si deve applicare solo ed esclusivamente durante la fase infiammatoria e nelle 48 ore subito dopo un trauma per combattere l’edema.
È importante inoltre non sovraccaricare la mano con attività sportive e lavorative durante la fase acuta della patologia.
Cosa Fare
Recarsi da uno specialista della mano per diagnosticare il grado della patologia e non aspettare che sia di grado severo. Il terapista della mano può confezionare un tutore su misura “Smart” per bloccare soltanto una parte del dito per evitare lo “scatto”.
I Terapisti di Centro Mano Roma sapranno consigliare il miglior percorso possibile per la riabilitazione della mano e dell’arto superiore. Per maggiori informazioni contattare il numero 06 33 09 45 223.