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Il benessere del cuore parte dall’alimentazione

La salute del cuore inizia a tavola - Ilaria Ernesti - Paideia International Hospital

Mantenere il cuore in salute è possibile anche attraverso un’alimentazione equilibrata. Scelte alimentari mirate possono infatti contribuire a prevenire e ridurre il rischio di patologie cardiovascolari. Ce lo spiega la dottoressa Ilaria Ernesti, specialista in scienza dell’alimentazione presso Paideia International Hospital e Mater Dei General Hospital.

Qual è il miglior approccio alimentare per proteggere il cuore?

Non esiste un’unica dieta perfetta, ma piuttosto uno stile di vita sano che includa abitudini alimentari orientate alla prevenzione cardiovascolare. I principali fattori di rischio per il cuore, come diabete, pressione alta, colesterolo elevato e circonferenza vita abbondante, sono tutti aspetti che si possono migliorare attraverso una corretta alimentazione. Le diete più consigliate includono la dieta mediterranea, la dieta DASH e un approccio plant-based.

La dieta mediterranea, oltre a essere una scelta alimentare, è uno stile di vita: include cibi di stagione, cereali integrali, verdure, frutta, legumi, noci e un consumo moderato di carne bianca, pesce e latticini. L’olio extravergine d’oliva, grazie ai suoi polifenoli e alla vitamina E, apporta benefici antiossidanti e antiinfiammatori, supportando la salute del cuore.

La dieta DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension) si concentra principalmente sulla riduzione dell’assunzione giornaliera di sale (meno di 1,5 mg/die) per controllare la pressione arteriosa.

Un’alternativa è rappresentata dalle diete plant-based, che escludono proteine animali e possono aiutare a ridurre il rischio cardiovascolare se ben bilanciate. Grazie all’elevato apporto di fibre vegetali, migliorano il profilo lipidico e riducono l’assorbimento di grassi. È però necessario integrare questa dieta con alcuni nutrienti come calcio, zinco, vitamina B12 e vitamina D.

Quali alimenti è meglio evitare per proteggere il cuore?

Le linee guida suggeriscono di limitare il consumo di alimenti ultra-processati, ricchi di conservanti e sale, come i cibi pronti e i grassi saturi. Anche le bevande zuccherate o alcoliche vanno consumate con attenzione, poiché persino quantità moderate di alcol possono aumentare il rischio di aritmie come la fibrillazione atriale.

Per un cuore sano, l’obiettivo è seguire una dieta ricca di nutrienti protettivi che agiscono in sinergia. In caso di sovrappeso o altri fattori di rischio, può essere utile un piano dietetico personalizzato, spesso accompagnato da farmaci innovativi che, oltre a supportare la perdita di peso, contribuiscono a ridurre il rischio di eventi cardiovascolari importanti.

 

Ilaria Ernesti
Specialista in scienza dell’alimentazione del Paideia International Hospital e del Mater Dei General Hospital

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