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Menopausa, un laser per migliorare la qualità della vita

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Una donna passa quasi la metà della sua vita in menopausa se si pensa che l’età media si è allungata fino a quasi 90 anni e che la menopausa, generalmente, insorge verso i 50 anni. E in menopausa, per via del calo ormonale, c’è uno sconvolgimento di tutti gli apparati dell’organismo.
Menopausa non è sinonimo di rassegnazione alla vecchiaia e agli acciacchi, oggi le donne desiderano vivere questa nuova fase della vita con libertà, intraprendenza e senza rinunciare al piacere. Per questo i ginecologi sono sempre più inclini a proporre soluzioni innovative e risolutive che possano aiutare a gestire quei disturbi che si possono manifestare con la menopausa.
Per approfondire i problemi che possono insorgere in questo periodo abbiamo parlato con la dott.ssa Maddalena Mallozzi, medico specialista in ginecologia.

I problemi fisici della menopausa

«Tra i sintomi più frequenti nelle donne in menopausa c’è il problema della secchezza vaginale, del dolore duranti i rapporti, dell’atrofia vulvo-vaginale, dell’incontinenza urinaria e delle cistiti ricorrenti. Oggi le terapie per questi tipi di problematiche sono spesso ricondotte o a creme a base di acido ialuronico e collagene che però non sempre funzionano, o a terapie estrogeniche ormonali vaginali o a compresse non ormonali che si assumono giornalmente per bocca, di cui però bisogno tener conto dei possibili effetti collaterali, e non si possono adottare in tutte le pazienti».

Il laser vaginale come cura

«Fortunatamente la medicina è andata molto avanti e da alcuni anni si utilizza il laser vaginale. Esistono due tipi di laser: quelli ablativi che agiscono bruciando e quindi per ricostituzione si viene a creare un tessuto nuovo e giovane. E quelli non ablativi, come quello che abbiamo in Paideia, che tramite un effetto meccanico-calorico, non provoca alcuna lesione vaginale ma stimola le cellule a produrre nuovo collagene, inducendo – senza bruciare e senza traumatizzare il tessuto – il rinnovamento della mucosa vaginale».

L’efficacia di questo trattamento in menopausa

«Come pubblicato recentemente da Elsevier, il laser risulta essere il trattamento più efficace per la sindrome genito-urinaria. Questo trattamento serve a migliorare la qualità della vita della donna perché è in grado di alleviare i disturbi legati alla sindrome genito-urinaria delle donne in menopausa (GSM). Tali disturbi sono principalmente: atrofia e secchezza vaginale, prurito vulvare, senso di pesantezza, scarsa lubrificazione vaginale, dolore durante il rapporto sessuale, incontinenza urinaria da sforzo e da urgenza».

Risolvere vaginiti e cistiti ricorrenti dovute alla menopausa

«Il laser riesce a risolvere il problema di vaginiti e cistiti ricorrenti dovute alla menopausa perché oltre a ringiovanire il tessuto rimpolpandolo e quindi rendendolo più resistente ai microtraumatismi che lo rendono più suscettibile d’infezione, va ad acidificare l’ambiente vaginale come normalmente si presenta in età fertile e il tutto si traduce in un tessuto più resistente e protetto nei confronti dei batteri.
I dati di efficacia raccolti finora sul nostro laser sono stupefacenti: dopo 1 ciclo di trattamento il 95% delle pazienti riescono nuovamente ad avere rapporti, il 90% delle pazienti non ha più secchezza vaginale e quasi il 100% delle pazienti non ha più incontinenza urinaria. Un ciclo completo di trattamenti comprende quattro sedute all’anno, da farsi a 14 giorni di distanza l’una dall’altra e gli effetti durano dai 18 ai 24 mesi, a seconda dello stato di atrofia di partenza. La sonda che si utilizza è più piccola di quella vaginale, il trattamento dura 180 secondi e dai dati raccolti finora è completamente indolore».

Per richiedere un consulto chiama Paideia al numero 06.83.600.600.

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