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Ginecologia e Ostetricia di Paideia International Hospital ha l’obiettivo di fornire alle pazienti un percorso curativo completo, dalla diagnosi alla cura medica o chirurgica di tutte le patologie ginecologiche. Inoltre, grazie all’esperienza dei nostri specialisti e l’alta strumentazione e tecnologia a loro disposizione, è possibile seguire le donne durante la gravidanza e se necessario nel post partum.

L’attività ambulatoriale ginecologica prevede un percorso di diagnosi e cura che si articola in servizi dedicati alla ginecologia generale (visita standard con eventuale PAP test), all’ecografia (per via addominale o trans-vaginale, isterosonografia), alla colposcopia-vulvoscopia, alle patologie ginecologiche benigne, all’ uro-ginecologia e all’ onco-ginecologia.

Ginecologia e Ostetriacia al Paideia International Hospital: le procedure chirurgiche

La maggior parte delle procedure chirurgiche viene eseguita con tecnica mini-invasiva, che oltre a rispettare l’integrità corporea ed estetica della donna, ha il vantaggio di ridurre il dolore post-operatorio, i giorni di degenza e le complicanze, con la stessa qualità ed efficacia della chirurgia tradizionale, e quando è possibile, l’intervento chirurgico viene eseguito anche con l’ausilio del robot Da Vinci Xi

Principali problematiche trattate dal reparto di Ginecologia e Ostetricia:

Esami diagnostici ginecologici

Laserterapia vaginale

In Paideia International Hospital è disponibile la laser terapia vaginale con Ladylift Eufoton: questo trattamento al laser diodico non ablativo rappresenta una soluzione per l’atrofia e l’incontinenza urinaria. È un trattamento non invasivo, non ha gli effetti collaterali delle terapie ormonali, ed è rapido e indolore. Inoltre, grazie ad uno speciale manipolo esterno è attuabile anche il trattamento cosmetologico di labioplastica non ablativa. È la miglior soluzione per contrastare gli effetti dell’invecchiamento in ambito ginecologico in mondo naturale e mininvasivo.

Principali problematiche:

Diagnostica prenatale

l Bi-test è un esame di screening non invasivo che si esegue nel primo trimestre di gravidanza e permette di calcolare la probabilità di rischio di alcune anomalie.

I test di screening indagano essenzialmente la trisomia 21 (sindrome di Down) la trisomia 18 e la trisomia 13, che sono le anomalie cromosomiche più frequenti (circa il 70%). Se il test di screening individua un rischio aumentato per anomalie cromosomiche, tale rischio andrà confermato mediante un esame diagnostico invasivo (villocentesi o amniocentesi) cromosomiche del feto, come la sindrome di Down. È un metodo molto efficace per lo screening delle più frequenti anomalie cromosomiche (trisomia 21, 18 e 13), che si avvale di una particolare valutazione ecografica, combinata a specifici esami di laboratorio, consentendo l’individuazione di circa il 98% di feti affetti da tali cromosomopatie.

Il test combinato o Bi-test, oltre a consentire la valutazione del rischio delle principali cromosomopatie e ad escludere anomalie morfologiche identificabili nel primo trimestre di gravidanza, consente di identificare le pazienti che sono a rischio di sviluppare gravi patologie che si possono manifestare durante la gravidanza. In tal modo il medico curante ha la possibilità di impostare precocemente una terapia che consenta di ridurre notevolmente il rischio e di controllare in maniera più assidua e mirata la paziente.

PrenatalSAFE, è un esame non invasivo per la diagnosi prenatale della Sindrome di Down e delle principali anomalie cromosomiche fetali.

Con un semplice prelievo ematico della gestante, con un’età gestazionale di almeno 10 settimane, viene analizzato il DNA fetale libero circolante isolato da un campione di sangue, si identifica le aneuploidie fetali più frequentemente riscontrate in gravidanza, quali quelle relative ai cromosomi 21, 18, 13, X e Y.

PrenatalSAFE identifica la presenza delle seguenti aneuploidie fetali:

  • Trisomia 21 (Sindrome di Down)
  • Trisomia 18 (Sindrome di Edwards)
  • Trisomia 13 (Sindrome di Patau)
  • Monosomia X (Sindrome di Turner)
  • XXX (Trisomia X)
  • XXY (Sindrome di Klinefelter)
  • XYY (Sindrome di Jacobs)

Il test inoltre determina il sesso fetale (XX o XY), informazione aggiuntiva molto utile per la gestione del rischio di malattie genetiche legate al cromosoma X, come per esempio la distrofia muscolare di Duchenne o l’Emofilia.

Il test prevede anche la possibilità di eseguire un approfondimento diagnostico di secondo livello, che consente di individuare la presenza nel feto di alterazioni cromosomiche strutturali ed alcune comuni sindromi da microelezione/micro duplicazione, quali per esempio la sindrome DiGeorge, Cri-du-chat, Prader-Willi/Angelman, etc.

La Risonanza Magnetica fetale (RMF) rappresenta un esame di terzo livello dopo un’indagine ecografica di secondo livello.  

È un esame che si esegue dopo la 19° settimana nel dubbio di una malformazione fetale o nel caso di patologia malformativa in una gravidanza precedente o in coppie con alto rischio genetico. 

L’esame è mirato ad un distretto: il 70-80% degli esami è mirato allo studio del distretto encefalico. Non sono riportati danni al feto da esposizione a campi elettromagnetici per magneti da 1.5 o 3 T.  

Sulla base delle Linee Guida di numerose Società Scientifiche le indicazioni più frequenti per quanto riguarda la parte encefalica sono la ventricolomegalia, le anomalie della linea mediana (agenesia del Corpo Calloso), lo studio della fossa cranica posteriore (il cervelletto), le patologie infettive, le lesioni ischemico-emorragiche, le sindromi da trasfusione feto-fetale.  

Inerentemente alla parte addominale le indicazioni riguardano in particolare le masse del collo e l’ernia diaframmatica. 

Altra importante indicazione per l’esecuzione di una RM nel periodo fetale sono le patologie placentari e in particolare le patologie dell’invasione placentare (placenta accreta). In questo caso l’esecuzione dell’esame è raccomandata dopo la 28° settimana di gestazione.   

Percorso endometriosi

In Paideia International Hospital è operativo un centro dedicato all’endometriosi in collaborazione con Malzoni International Center. L’endometriosi è una patologia che spesso risulta difficile da diagnosticare. Un’équipe di medici altamente specializzati nella cura e nella diagnosi dell’endometriosi ti seguirà in tutte le fasi della malattia, dal colloquio anamnestico al post-operatorio.

Risonanza magnetica & Endometriosi

L’endometriosi è una patologia caratterizzata da dolore pelvico e infertilità in un’alta percentuale di casi. Si stima che circa il 10% delle donne in età fertile nel mondo siano affette da endometriosi.

L’ecografia ha un’alta sensibilità e specificità ma per una completa valutazione prima di una decisione terapeutica la Risonanza Magnetica (RM) risulta l’esame di riferimento.

L’endometriosi è ubiquitaria, più sedi possono essere coinvolte. Generalmente l’endometriosi ovarica, la più frequente, rappresenta la spia di un iceberg. La RM può valutare tutti i siti di coinvolgimento nella pelvi grazie ad un ampio campo di vista, alta risoluzione spaziale e di contrasto e quindi offre un’ottima valutazione dell’anatomia anche delle strutture circostanti (vasi e strutture nervose). In particolare le sequenze T2 sono fondamentali per lo studio anatomico di una paziente con endometriosi, mentre le sequenze T1 con l’abbattimento del tessuto adiposo consentono di riconoscere le componenti ematiche.

Per eseguire un esame RM nel sospetto di endometriosi o nel caso di paziente con diagnosi nota di endometriosi è necessaria una buona preparazione intestinale, digiuno di circa 4-6 h, somministrazione di un farmaco antiperistaltico per ridurre i movimenti intestinali. Il mezzo di contrasto generalmente non è utilizzato a meno che non ci si trovi di fronte ad un endometrioma complesso con sospetto di componenti solide e nel caso di infiltrazione delle vie escretrici (ureteri e vescica).

Ginecologia adolescenziale

La ginecologia pediatrico-adolescenziale è dedicata alla prevenzione, allo screening e alla terapia delle situazioni ginecologiche che si possono riscontrare nelle bambine e nelle adolescenti.

La ginecologa pediatrico-adolescenziale acquisisce anche un ruolo di guida e sostegno per la crescita della piccola donna, che si ritroverà a scoprire un cambiamento corporeo non sempre desiderato (con connessi cambi umorali), e che potrebbe necessitare rassicurazioni e consigli, sia nel capire e percepire il suo cambiamento come normale e sia per eventuali altre nozioni che potrebbe desiderare di conoscere.

Le situazioni per cui ci si può rivolgere al ginecologo nell’infanzia e nell’adolescenza, possono essere:

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Lunedì – Venerdì: 08:00 – 20:00
Sabato: 08:00 – 14:00
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