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Prevenzione urologica: 8 semplici consigli

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La prevenzione maschile, come quella femminile, è lo strumento più utile alla diagnosi precoce. Diventa poi fondamentale a partire dai 40 anni quando il rischio di incorrere in malattie più gravi aumenta, soprattutto se non si ha un corretto stile di vita.

Bastano, quindi, piccoli accorgimenti e controlli periodici per fare la differenza. Il controllo urologico è ancora influenzato da tabù e inibizioni culturali, ma se si ha un disturbo o un malessere è bene parlarne con un medico, non solo con un amico.

  1. Bere con regolarità un’adeguata quantità di acqua. È consigliabile bere almeno 1,5 litri d’acqua ad intervalli regolari durante tutta la giornata. Scegli un’acqua oligominerale, leggera, a basso contenuto di sodio e diuretica, che possa facilitare la funzionalità renale, consentendo l’eliminazione di scorie e liquidi in eccesso.
  2. Seguire una corretta alimentazione. Si consiglia di limitare il consumo di grassi animali, birra, insaccati, spezie, pepe, peperoncino, alcolici e superalcolici, caffè, privilegiando, al contrario, i cibi contenenti sostanze antiossidanti quali vitamina A (carote, albicocche, spinaci, broccoli, pomodori), vitamina C (ribes, kiwi, agrumi, fragole, mirtilli, cavolfiori, peperoni), vitamina E (olio d’oliva, oli vegetali, germe di grano), selenio (carne, noci, tuorlo d’uovo), zinco (carni rosse, noci, fegato).
  3. Effettuare una visita urologica nelle varie fasi della vita. pubertà, età adulta e terza età. Prendi esempio dal mondo femminile: la prevenzione si fa a tutte le età.
  4. Prestare attenzione a quante volte urini e se avverti bruciore. L’aumento della frequenza minzionale e la presenza di bruciore rappresentano i primi segnali di infezione della vescica e della prostata.
  5. Prestare attenzione ad eventuali perdite involontarie di urina. È importante non trascurare anche il minimo episodio di incontinenza urinaria, sia sotto sforzo che a riposo.
  6. Consultare sempre un Urologo se vedi sangue nelle urine. Anche un singolo episodio di sangue nelle urine (ematuria) può rappresentare un sintomo precoce di gravi patologie dell’apparato urogenitale.
  7. Effettuare, dopo i 50 anni, almeno una volta l’anno un prelievo di sangue per controllare il PSA e il testosterone. Il PSA è un marcatore specifico della prostata utile per la diagnosi precoce del tumore. Il testosterone è il principale ormone maschile e ad esso sono collegate numerose patologie (calo del desiderio sessuale e alterazioni collegate alla sindrome metabolica, quali diabete, patologie cardiovascolari, obesità ed iperlipidemia).
  8. Mantenere una sana vita sessuale a tutte l’età. Una regolare attività sessuale contribuisce al mantenimento di un buon equilibrio psico-fisico.

Sottoporsi a controlli periodici riduce il rischio di ammalarsi: dai un’occhiata ai servizi del nostro reparto di Urologia.

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