La protesi d’anca bilaterale simultanea è un’opzione chirurgica che, quando applicabile, presenta molteplici vantaggi per il paziente. Ad iniziare da quello di dover essere sottoposto ad un solo intervento e, quindi, ad una sola anestesia e un solo periodo riabilitativo. Parliamo di questo intervento con il Dott. Stefano Zanasi chirurgo ortopedico del Paideia International Hospital.
Quali sono i vantaggi della protesi d’anca bilaterale?
Oltre al vantaggio di un unico tempo operatorio c’è quello dei tempi di recupero della qualità di vita del paziente che solitamente avviene nel giro di 3 mesi anziché 16-18 mesi come avviene tradizionalmente.
Dopo quanto si torna a camminare?
Caratteristica specifica di un impianto bilaterale è quella di poter dare al paziente un carico, già nel giorno zero, che può essere associato all’uso di tutori nei primi giorni. Inoltre, permette di limitare al massimo quelle che potrebbero essere le complicanze di un intervento chirurgico. Nel giro di pochi giorni il paziente recupera un nuovo modo di camminare. Infatti, si ripristina il centro e baricentro in posizione funzionale e andando a scaricare tutti i sovraccarichi che sono avvenuti a livello della cerniera lombo-sacrale e a livello delle ginocchia.
E’ un intervento ad alta specializzazione?
L’approccio chirurgico fondamentale è legato ad impianti particolari con tecniche chirurgiche mininvasive e per questo non viene staccato alcun fascio muscolare. Sono protesi con steli molto corti e ad alta performance che richiedono un’alta specializzazione. D’altra parte solo in centri ad alta specializzazione, con sale operatorie dedicate, si può dare al paziente una sicurezza gestionale dell’intervento. Ad iniziare dall’approccio anestesiologico specifico con un trattamento che comporta la possibilità di modulare il tempo dell’anestesia per dare la possibilità al paziente di caricare completamente a due ore dalla fine dell’intervento.
Scopri di più Protesi sulla d’anca bilaterale simultanea con il Dott. Stefano Zanasi.
