Le protesi al ginocchio sempre più sono utilizzate per ridare ai pazienti una buona qualità di vita. Una pratica che, nel tempo, si è andata sempre più perfezionando. Al Paideia International Hospital di Roma l’intervento si esegue con una tecnica innovativa e chiediamo di spiegarla a Marco Bove, chirurgo ortopedico specialista in chirurgia protesica di ginocchio e anca.
In cosa si differenzia questa innovativa tecnica di protesi al ginocchio da quella tradizionale?
Quali vantaggi comporta per il paziente?
Per il paziente i vantaggi di questa tecnica si vedono sia nell’immediato che a breve termine. Subito dopo l’intervento, già dopo quattro ore, il paziente è in grado di muovere il ginocchio e di piegarlo a 90-100 ° e di alzarsi perché il ginocchio è stabile. Inoltre riesce a camminare con le stampelle nel corridoio. A questo bisogna aggiungere che, grazie alla riduzione delle perdite ematiche, il ginocchio appare asciutto, stabile e senza dolore. Dopo pochi giorni può tornare a casa e seguire le sedute di fisioterapia e continuare ad avere pochissimo dolore. Dopo soli 20 giorni quando il paziente torna ai controlli è in grado di camminare con una stampella, spesso anche senza, e presenta una articolarità quasi completa.
E’ un intervento che si esegue spesso in Paideia?
Sì, negli ultimi due anni abbiamo eseguito quasi 400 interventi con grande soddisfazione nostra e del paziente tale da poter permettere a molti di poter tornare anche a svolgere attività sportive. Questa tecnica si conferma come un passo in avanti rispetto a quella tradizionale.
Scopri di più sulla protesi totale di ginocchio con il Dott. Marco Bove.